di Daniela Danna
Una volta al mese a San Francisco donne e trans vanno a un party speciale: si balla, ci si porta da bere, si mangiano le cupcakes preparati dalle organizzatrici, si chiacchiera, e se si vuole si va nelle camere da letto o nel “fungeon” per approcci BDSM. Donne e trans che vanno a feste con sesso per donne e trans – perché lo fanno? Come hanno cominciato? Ho fatto queste due semplici domande ad alcune ospiti e organizzatrici dell’appuntamento “Velvet” presso Mission Control nella primavera del 2013. Ascoltiamo semplicemente le loro risposte, voci della comunità queer “sex positive” della Bay Area.
(“Donne e trans” è un po’ riduttivo. Ecco la presentazione dal sito: VELVET is a sensuous, intimate, private party for fierce femmes, badass butches, bois, transmen, transwomen, genderqueer and intersex queers. Whether you are shy, exhibitionist, experienced or have never been to a party like this before, we want YOU!)
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Qual è il motivo o i motivi per cui sei qui stasera?
Mi piace stare qui perché mi trovo a mio agio, e la festa è per donne e queer. È stata mia moglie, che viveva qui, a farmici venire. All’inizio mi sentivo intimidita, perché per molto tempo non mi identificavo come queer.
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Mi piace poter offrire le mie competenze come persona esperta di computer. Conosco il posto molto bene, conosco la comunità molto bene. È un bello spazio sociale.
Qual è stato il motivo la prima volta che sei venuta a Velvet?
Entrare in contatto con un gruppo che, da dove io provengo, è molto ostracizzato. Vengo dal Midwest: BDSM, kink e GLBT sono molto ostracizzati, ed essere parte di una minoranza là e essere normale qua è molto, molto diverso. Qui è fantastico: ho trovato la mia gente! Ho iniziato a venire due anni fa. Abito con persone che lavorano a Mission Control: la prima volta, la mia coinquilina mi ha portato qui. Loro sono molto coinvolte in Mission Control, Bridge the Gap, e queste cose qua.
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Voglio incontrare nuove persone qui, nell’area di San Francisco. Mi sono trasferita qui di recente, tre mesi fa.
Qual è stato il motivo la prima volta che sei venuta a Velvet?
All’incirca lo stesso, questa è la mia seconda volta, in realtà. Mi diverto un sacco.
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Mi piace, mi diverto qui. Vengo spesso, dal 2011. È un posto carino, meglio di altri, a San Francisco. Qui è molto intimo e tranquillo ed è bello e accogliente, cioè il tipo di posto, l’atmosfera, la musica, l’intrattenimento.
Qual è stato il motivo la prima volta che sei venuta a Velvet?
Semplicemente per divertirmi. Volevo semplicemente uscire, era venerdì e volevo divertirmi piuttosto che stare a casa. Vengo sempre qui, spesso, mi piace il posto. Non ci sono altri posti come questo, qui, niente a Los Angeles. C’è solo un altro play party per donne a New York. Se vado a New York, voglio vedere com’è.
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Penso che la mia sia curiosità.
Mi piace pensarmi come una persona dalla mente molto aperta, una giovane donna queer abbastanza consapevole della propria sessualità, quindi penso che questo posto mi si addica proprio, perché è molto tollerante, molto aperto. Non è molto comune uno spazio così da dove vengo io e nemmeno nella mia esperienza attuale. Quindi, per me, si tratta semplicemente di allargare i miei orizzonti e mettermi alla prova in un nuovo ambiente.
Qual è stato il motivo la prima volta che sei venuta a Velvet?
È la prima volta. È proprio la prima volta che vengo in un posto di questo tipo; sono stata in un po’ di club di bondage e BDSM, ma è la mia prima volta qui.
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Io ci lavoro. Mi sono impegnata a venire qui ogni mese, come volontaria. Vengo qui con mia moglie ogni mese, se possiamo, a meno che io non stia male. Noi siamo sistemate, compreremo una casa e avremo un bambino e tutta questa roba qua, e almeno una volta al mese usciamo, veniamo a Velvet a divertirci. Dato che mi sono impegnata a fare turni come volontaria, ci dobbiamo andare, così usciamo sempre almeno una volta al mese, per Velvet. Siamo sicurissime che accadrà, altrimenti mia moglie riempie completamente l’agenda per poi annullare tutti gli impegni e stare a casa a guardare la TV. Ed è grandioso, adoriamo stare a casa, ma non tutto il tempo. Sappiamo che almeno quest’unica cosa la facciamo.
Qual è stato il motivo la prima volta che sei venuta qui?
A Velvet o Mission Control? Perché Velvet è un party piuttosto recente. Vado a Mission Control da sei anni e faccio la volontaria perché mi piace, mi piace farlo e fornire sostegno. Ed ero davvero entusiasta all’idea di avere un party per donne e trans a Mission Control perché, la prima volta che sono venuta, non ce n’era stato uno da anni.
Mission Control ha cercato di includere i gruppi queer, e negli ultimi anni ha cercato di essere molto, molto aperto, fino ad avere davvero party per donne e trans e party per uomini gay. Quei party un paio d’anni fa non c’erano, non qui.
È una cosa nuova ed è davvero bello che ci siamo più persone queer in questo spazio, è davvero fantastico.
È un posto pansessuale, sì, ma è ancora soprattutto etero. C’era quest’unica coppia di uomini gay e io, per moltissimo tempo siamo stati gli unici queer fissi. Per la maggior parte, la gente che si identificava come queer era in una relazione eterosessuale e non voglio affatto sminuire il loro essere queer, solo che è l’ambiente è diverso… Non è solo “accettiamo queste cose”, ma “creiamo davvero uno spazio per queste cose e le generiamo”.
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Il motivo per cui sono qui stanotte è la possibilità di organizzare un party dove le persone possano essere al sicuro e possano interagire con le altre e fare sesso senza doversi preoccupare del fatto di avere troppe persone conivolte nella loro “scena”. Sai, ci sono altri play party e la gente cerca di fare in modo di essere coinvolta in modo eccessivo. Qui le persone rispettano gli spazi altrui. Ecco perché mi piace essere qui e fare un bel party.
Non mi sono sentita così sicura come in questo posto, rispetto agli altri party di donne a cui sono stata nel passato (sempre non commerciali). Non hanno una serie di regole che per me ha un significato, come ci sono qui [per esempio, chiedere il permesso di toccare in qualunque modo una persona, cercare di essere presenti a se stesse, non prendere personalmente i rifiuti, non dover giustificare un rifiuto…]. Ci preoccupiamo che tutto sia consensuale, ed è quello che mi piace di questo posto.
Qual è stato il motivo la prima volta che sei venuta a Velvet?
La mia prima volta… In realtà ho iniziato a organizzare party 5 anni fa, ma all’inizio venivo qui perché avevo una relazione con un uomo e sentivo che il mio bisogno di stare con le donne non veniva soddisfatto, quindi non sapevo come iniziare un’attività sessuale con qualcuna con cui non avessi una relazione, così ho deciso di fare delle ricerche e ho trovato questo spazio che, in realtà, coincideva con quello che stavo studiando a scuola: volevo saperne di più sul poliamorismo e sulle relazioni aperte e così ho deciso di venire qui col mio partner e poi le cose sono andate avanti da sole. C’erano un sacco di eventi in questo spazio e sono stata invitata a un altro party dopo essere venuta al primo, ed è stato fantastico.
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Ho fondato io questo party, sono parte di Mission Control, l’organizzazione, da quando è cominciata, sono nel comitato direttivo. È un gruppo di nove persone. Durante una riunione si è detto: “Dobbiamo organizzare un party per donne, ma abbiamo bisogno di un’organizzatrice” e io subito: “Me ne occupo io!” perché anche quando vivevo a Seattle venivo a San Francisco a trovare gli amici del giro “sex positive”, ma anche a frequentare un evento chiamato Girl Pile, che era un sex party per donne e mi piaceva tantissimo. Così quando hanno detto “vogliamo fare un evento a Mission Control”, volevo che fosse il più possibile simile a Girl Pile, e Velvet ha un feeling molto simile, cosa che mi rende molto felice. Volevo che fosse il più vario possibile, e che tutte si sentissero a proprio agio, e che proponesse un sacco di cose diverse da fare, e penso che sia stato un grosso successo. Penso che alle persone piaccia molto, molte mi hanno detto che questo è il solo evento durante il quale si sentono a casa a Mission Control, quindi soddisfa davvero un bisogno della comunità di cui sono parte e sono davvero contenta di organizzarlo. Quando ho iniziato, facevo tutto da sola, ma adesso ci sono molte persone che lavorano con me: ho una co-organizzatrice che è anche la coordinatrice delle volontarie; abbiamo delle volontarie splendide, e Velvet ha iniziato davvero a decollare, ne sono molto contenta.
L’altro mese, al party c’era una donna di Amsterdam che ha detto: “Penserai che ad Amsterdam ci siano molti eventi come questo, ma ogni volta che iniziano, non durano”. E mi ha detto: “Questo è davvero fantastico”. È da più di due anniun che esiste questo party e sta diventando sempre più grande e bello. In larga parte si viene per passaparola. Non facciamo pubblicità, anche perché non vogliamo fare pubblicità al pubblico in generale, vogliamo che resti una cosa di amiche di amiche.
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Cioè, mi ha invitata un’amica. Ho un po’ paura della comunità kinky, ma sono una persona molto kinky, quindi mi trovo in una posizione strana. Sono troppo timida per superare la mia paura di consegnarmi a qualcun altro, quindi ho deciso di venire a vedere questo posto, vedere un po’ che succede.
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Sono qui stasera per divertirmi e rilassarmi e trovarmi in uno spazio sex positive dove si sente che non ci sono stereotipi e pregiudizi legati al corpo e siamo davvero libere di esprimerci come persone e come creature sessuali. Ci sono anche transessuali qui, è un’atmosfera molto accogliente.
Qual è stato il motivo la prima volta che sei venuta a Velvet?
In realtà, sono venuta per farci una performance perché una delle mie coinquiline organizza il party. È stato così fantastico, facevo la scema, stavo proprio bene…
Prima ballavo in un cinema, in città, mi manca molto quel posto, era aperto e sex positive, mi sono resa conto di quanto mi mancasse, nella mia vita.
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In realtà, sono venuto qui stasera perché ho avuto una giornata impegnativa. Mi piace molto l’atmosfera di questo party, è molto rilassante. Penso che sia molto tollerante e di larghe vedute, mi sento sicuro ad essere me stesso qui.
Qual è stato il motivo la prima volta che sei venuta a Velvet?
Per stare con ragazze e ragazzi fighi, sì, per incontrare più gente in un ambiente sex positive che non fosse eteronormativo, perché sono stato ad altri eventi in questo locale e non sto dicendo che siano brutti, sono davvero, davvero, davvero divertenti. Mi sembra però che questo posto sia dominato da una presenza di uomini eterosessuali, come i tipi che ti puntano, e qui questo non c’è, è molto liberatorio e si rispettano i limiti delle persone. Mi piace, e mi piace la gente che incontro qua.
Mi ha invitato la mia amica, tipo “oh, dovresti venire con me!”, e io ho detto “ok, non ho niente da fare”, più o meno è tutto qui. In parte perché ho guardato il sito e ho letto più cose al riguardo e volevo vederlo, perché è un posto dove puoi essere aperto e sex positive su quasi tutto, mi piace proprio. Stasera ho messo i tacchi e non avevo mai fatto una cosa del genere in pubblico in tutta la mia vita ed è davvero figo farlo, è davvero magnifico, è la prima volta per me.
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Sono qui perché non ho trovato nessun party che sia dedicato specificamente a lesbiche e trans e in tutti i posti dove sono stata, come Power Exchange e Citadel… Citadel era una cricca, e Power Exchange era proprio sporco e sgradevole. E sono venuta qui la scorsa settimana e mi sono innamorata, quindi ora, che è la seconda volta, sto facendo la volontaria e continuerò a farlo, e per me sarà la mia cosa del primo venerdì del mese.
Qual è stato il motivo la prima volta che sei venuta a Velvet?
Cercavo amiche con i miei stessi interessi e un posto in cui sentirmi a mio agio, come a casa, ed è proprio andata così.
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Qual è il motivo o i motivi per cui sei qui stasera?
Ero annoiata a morte. In realtà non ero mai stata a un party dove ti chiedevano la carta d’identità…
È la mia prima volta.
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Vado a un sacco di altri party e ho sempre voluto venire anche a questo, ma non ho mai trovato nessuno con cui andare: nessuna delle mie amiche voleva venire senza il suo stupido fidanzato. Alla fine, stasera avevo un appuntamento romantico per venire qui ma mi ha dato buca e ho incontrato qui, al bar a fianco, queste due adorabili signore, così è andata bene.
Non volevo essere quella stramba nell’angolo che fa “ciao…”.
Mi è sempre piaciuto Mission Control, ma se vieni durante le serate normali ci sono tipi aggressivi che vogliono rimorchiarti. Con le donne è più difficile, le donne non è che ci provano, ma qui si può fare. Ed è tutto molto più selettivo, tutte sono molto selettive, me compresa. Mi piacciono le femmes, mi piacciono le donne molto, molto femminili.
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Sono venuta a un sacco di eventi di Mission Control e questa è la mia prima volta a Velvet, non sono sicura di cosa sia, esattamente. Ero con un tiio incontrato online davvero tremendo, così ho chiamato la mia amica ed è venuta a prendermi e abbiamo provato a scappare dal tizio, che non voleva andarsene, così siamo venute in un posto per sole donne.
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La prima volta che sono venuto, ero con degli amici bois, un gruppo chiamato Boisbois, di bois e butch a cui piacciono le altre bois e butch, e volevamo venire qui per una delle nostre uscite, così siamo usciti a cena prima, perché non tutti vogliono andare a un sex party. E poi siamo venuti con un gruppo di ragazzi, e stiamo semplicemente qua, con gli amici. Sono stato a un sacco di play party, ma erano BDSM, e poi a una serata di donne, sempre incentrata sul sesso.
Io sono trans, sono stata a The Arrows, che è un sex club per uomini gay a Castro: sono molto gentili, sono stato lì per le loro serate regolari, che sono trans friendly e per i private party dedicati a tutti i generi, che sono incentrati sul sesso, ma tutto il resto era incentrato sul kink.
Volevo provare qualcosa che fosse più incentrato sul sesso e l’organizzatrice di Velvet era con me in questo programma per formare persone competenti a informare sul sesso,ed è così che ho saputo di questo party per la prima volta. Ho esaurito la mia lista di cose da fare, avevamo bisogno di un evento, così abbiamo pensato a questo. Una delle mie colleghe è coinvolta nell’organizzazione di Velvet, e così ne stava parlando e io ho fatto: “Oh, dovrei andarci” e alla fine siamo venuti con la mia partner. A lei non piace andare nei bar o nei club, ma qui: “Oh, è divertente, andiamoci di nuovo”, così siamo venuti ogni mese, dalla prima volta: “Ehi, è tempo di fare le volontarie!”.
Mi piace che non ci sia nessuna pressione a consumare bevande. Ai parti BDSM sono sobrio, e quando vengo qui scelgo di bere o posso scegliere di non bere, e non è strano come in un bar, dove tutto quello che fai è bere. Mi piace che sia così.
Mi piace incontrare gente che non pensa che sei strana quando parli di sesso, perché io insegno educazione sessuale e il sesso mi piace.
Grazie a Freda Weitzer per l’aiuto nella revisione delle trascrizioni e a Veruska Sabucco per la traduzione.