Idillio ribelle: madri e nonne contro la Tav

di Daniela Danna

Tutto ciò di cui si parla non esiste più: tende-cucina, roulotte-media center, mostre e cartelli: distrutto dall’attacco dei “professionisti della violenza” due settimane dopo queste interviste. Auguriamo a tutti i feriti una pronta guarigione, esprimiamo la nostra solidarietà con le vittime di una violenza ingiusta.

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Se non ora quando o le féminisme caviar

di Stefania Prandi

Comincio dalla fine e mi si perdoni il tono recriminante, ma non riesco a farne a meno. La fine di “Se non ora quando”, per me che sono andata via da Siena domenica mattina presto (per tornare a Milano in treno e spendere poco ci ho messo più di 7 ore. Ma chi ha avuto l’idea brillante di fare l’incontro nella scomodissima Siena?), è stata la sera di sabato alle 20.30. La fine è stata una piazza del Duomo riempita per un quarto da donne perlopiù di mezza età che urlavano, un po’ scomposte, “se non ora quando” con palloncini rosa in una mano e bolle di sapone nell’altra. Io le guardavo e mi chiedevo che pubblicità sembrassero. In genere adoro le manifestazioni ma questa a che cosa doveva servire, esattamente? Questa domanda, che mi tormenta anche adesso, mi è venuta in mente appena arrivata nello splendido giardino di Sant’Agostino a Siena, dove era stato allestito il set per la rappresentazione di “Se non ora quando”. Non posso definire altrimenti il dispiegamento di nomi e cognomi famosi e di giornali e televisioni mainstream. Guardavo la piazza e poi la rappresentazione mediatica sui siti di Repubblica e del Corriere della Sera (dal computerino che avevo con me) e mi chiedevo: a che cosa serve tutto questo? Continua a leggere

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Per Marta

Marta Bifani, che ha scritto per noi nella rubrica “Una libbra di carne” è stata arrestata il 3 luglio a Chiomonte durante lo sgombero illegale (vedi le testimonianze dei legali No Tav) del presidio della Maddalena.
Chiediamo che venga rilasciata insieme agli altri tre attivisti, “colpevoli” di avere resistito alla devastazione programmata di una intera valle per un’opera inutile. Le uniche ragioni espresse dai favorevoli sono state lacrimogeni ad altezza uomo, armi chimiche vietate dalla Convenzione di Ginevra, e manganellate (Marta purtroppo ha subito un trauma cranico) usati dalle “forze dell’ordine” contro coloro che poi vengono accusati di resistenza aggravata e lesioni aggravate, questi i capi di imputazione.
Esprimiamo a Marta e agli altri arrestati la solidarietà di tutta la redazione di XXD.

Ecco il comunicato dei compagni di Marta, Robbi, Sabbo, Gianluca apparso su www.informa-azione.info

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Il nuovo album di Francesca Lago e il Concorso di Gender Bender 2011

di Lucy Van Pelt

Siberian Dream Map potrebbe sembrare l’esordio di Francesca Lago, cantautrice milanese, da diverso tempo residente in canton Ticino, ma non è affatto così. Francesca ha militato in diverse bands garage-punk, tra cui si ricordano Marmalade e Wrongside. All’ultimo concerto dei Wrongside, il produttore Mauro Orlandelli le propose di realizzare un disco e nacque così Mosca Bianca (in streaming su breakfastjumpers.blogspot.com), album pubblicato dalla Edel nel 1997, prodotto da Morgan, Roberto Vernetti e Casino Royale, con la partecipazione di Marc Ribot alla chitarra (già collaboratore di Tom Waits, Elton John e Vinicio Capossela), i cui testi, originalmente in inglese, furono tradotti in italiano da Eugenio Finardi, Carmen Consoli ed Edda dei Ritmo Tribale. I più attenti o solo attempati ricorderanno ancora il suo urlato di Non sei niente per me! Francesca è poi sparita dalle scene per undici anni, fino al 2008, con la pubblicazione dell’Ep autoprodotto The Unicorn: sei pezzi scarni ed essenziali di cantautorato acustico, ma velato di cenni elettronici. Questo nuovo album del 2011 finalmente rende giustizia alla Lago, grazie ad una grande vitalità orchestrale ed un raggiunto equilibrio tra lievità e intensità nel cantato. Siberian Dream Map, nonostante quello a cui potrebbe far pensare, non ha niente di freddo, tutt’altro, è un disco caldo e pieno di passione, soprattutto grazie a dei bravissimi musicisti (Francesco Miccolis alla batteria, Marco Ferrara al basso e soprattutto Zeno Gabaglio al violoncello, senza dimenticare Francesca voce e chitarra) che insieme riescono a creare paesaggi sonori e onirici. Tutto è armonico, anche quando il piglio diventa più deciso (ad esempio Slapstick, primo singolo, il cui video si può trovare in rete). Sono proprio gli arrangiamenti il segreto di queste composizioni, ed in particolare il violoncello di Gabaglio, che non si disperde mai in virtuosismi inutili, risulta il migliore alleato del cantato di Francesca, conferendo ad ogni brano quella particolarità che riesce a toccare le corde dell’emotività dell’ascoltatore (è palese la spinta del violoncello, ad esempio, nel brano ad Hey, Hey Sentry). I pezzi che preferisco sono decisamente quelli più rock, oltre alla già citata Slapstick, non si può non menzionare l’incalzante Bad Dream (fossero tutti così i brutti sogni!). Il folk-pop, e a tratti pop-rock di Francesca è qualcosa che conquista ad ogni brano, con un continuum, allo stesso tempo essenziale, visionario e struggente, che permane nonostante le differenze. L’album è in streaming su rockit.it. ed è prodotto dalla On the Camper Records.

Gender Bender 2011 – Gender Bender è il festival internazionale, promosso dal Cassero di Bologna, che presenta gli immaginari prodotti dalla cultura contemporanea, legati alle rappresentazioni del corpo e alle identità di genere e di orientamento sessuale. Ogni anno propone spettacoli di danza e teatro, proiezioni cinematografiche, mostre e installazioni di arti visive, incontri e convegni letterari, concerti e party. Gender Bender lancia un contest per band musicali, invitate ad eseguire dal vivo in una serata, che è parte del programma di Gender Bender (in data ancora da destinarsi), una cover a scelta tra le canzoni che hanno interpretato le trasformazioni del costume e dei ruoli sessuali e i classici degli immaginari gay e lesbico. Questa edizione porta il titolo Sorelle D’Italia ed è dedicata al repertorio delle protagoniste femminili della canzone italiana: Possono aderire performer di ogni genere e orientamento sessuale: singoli, con e senza band, coppie e trii (astenersi orchestre).
Il bando di partecipazione si può scaricare su www.genderbender.it entro il 1° settembre 2011. Per ogni informazione scrivere a Marcella Loconte.
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Portaci in vacanza con te

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EDITORIALE
Spezzeranno le reni alla Grecia?
di Daniela Danna

ECOLOGIA
Idillio ribelle: madri e nonne contro la Tav
di Daniela Danna
Il giorno prima dell’arrivo degli avvisi di garanzia in Val di Susa abbiamo incontrato chi da più di vent’ anni resiste all’ imposizione di un progetto devastante e insensato: la linea ferroviaria ad alta velocità (Tav) torino-lione, per passeggeri e merci fantasma.

TEATRO
Franca Valeri: “Sono stata anche io un’alunna, interrogatemi”
di Isabel
Nella sala napoleonica dell’Università statale di Milano, l’attrice e drammaturga Franca Valeri ha ricevuto la laurea honoris causa, come riconoscimento di oltre sei decenni di carriera.

VACANZE
Turismo responsabile senza omofobia
di Ornella Guzzetti
In caso di violazione di diritti umani la presenza straniera in un paese può essere importante come deterrente e testimonianza ma anche il boicottaggio ha un peso, soprattutto economico.

VIOLENZA
Matrimoni forzati, l’Italia finge di non sapere
di Trama di terre
Il convegno “Per forza, non per amore” a maggio a Imola ha messo in luce che anche nel nostro paese c’è il problema dell’ imposizione dei matrimoni, antica e nuova forma dell’oppressione femminile.

TRANSESSUALITÀ
Euforia di genere di Stefania Prandi
Il 6 giugno all’Europride di Roma si è tenuto il convegno”I servizi e le associazioni per le persone transessuali e transgender: tra ricerca e buone pratiche” in cui si è parlato anche di depatologizzazione della transessualità.

TRANSESSUALITÀ
Intervista a Porpora di Stefania Prandi
Porpora Marcasciano, presidente del Mit (Movimento identità transessuale) di Bologna, interviene sul tema della depatologizzazione del transessualismo.

RUBRICHE:
Ci girano le ovaie

INDICE GLOBALE DI PACE
di Vandana Mies

Libri perduti
UN REFERENDUM DI TANTI ANNI FA di Daniela Danna

Dalla cruna dell’ago
ISTITUZIONI BARBARICHE di Michele Poli

Post porno
LADYFEST 2011, INTERVISTA A AIDA NAHUM di Stefania Doglioli

In media stat virtus
IL SOLITO VENTO di Madame Corbeau

Istantanee musicali
LAGO di Lucy Van Pelt

Space invaders
#6 di Donasonica

Tre civette
LA BELLEZZA È DIVERSA di Alessia Muroni

Sesso globale
(IRL) (I) (GR) (KSA) di Isabel

Una donna al mese

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Conferenza stampa dei comitati No Tav – Val di Susa – 4 luglio

Davvero in Val di Susa i “black block” hanno attaccato i poveri figli del popolo?
Sul sito No Tav la conferenza stampa dei comitati e le immagini della battaglia di Chiomonte, con lacrimogeni ad altezza d’uomo, pestaggi e pallottole di gomma.

Clicca qui per l’aggiornamento sui fatti in Val di Susa

E qui un resoconto dal laboratorio Sguardi sui Generis di Torino

Video su un’eroina che parla alla polizia
Dopo quanto successo domenica, ancora più toccante

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La pubblicità nuoce gravemente alla salute delle donne


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Centodonne centobici a Trieste 7-12 luglio

Cicloviaggio all’insegna della nonviolenza.
Dal 7 al 12 luglio le cicloattiviste visiteranno Trieste e dintorni alla scoperta di una delle terre di confine più militarizzate d’Italia.
L’edizione 2011 di Centodonnecentobici è ormai alle porte, con un nuovo viaggio alla volta di Trieste, alla scoperta di un territorio di confine che porta ancora segni visibili delle guerre e violenze che ne hanno scandito la storia nel corso dell’ultimo secolo. Dal 7 al 12 luglio 2011 il gruppo al femminile, nato a Vicenza nel 2008 e che oggi raccoglie membri in tutta la penisola, tornerà in sella alle proprie biciclette per promuovere la cultura della nonviolenza nelle bellissime terre giuliane, con una serie di ciclotappe all’insegna dell’eco-sostenibilità, sobrietà e autogestione.
Dopo le straordinarie esperienze degli scorsi anni nelle zone militarizzate della Sicilia, di Napoli e di Pisa, anche per questa edizione l’iniziativa avrà come scopo principale lo scambio di idee ed esperienze con persone e associazioni locali impegnate a sostenere nei loro territori valori di pace, solidarietà, giustizia sociale e lotta agli stereotipi di genere.
Il primo gruppo di partecipanti partirà da Vicenza giovedì 7 luglio per visitare la Casa Internazionale delle Donne di Trieste e incontrarsi con alcuni gruppi pacifisti friulani. Venerdì 8 luglio il gruppo visiterà la Risiera di San Sabba, ex campo di prigionia nazista dal 1943 fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Sabato 9 luglio sarà invece dedicato alla prima azione nonviolenta al Centro di Espulsione (CIE) di Gradisca insieme al resto del gruppo.
Nella ciclotappa “donne sconfinanti”, domenica 10 luglio avrà luogo la seconda azione, oltre il confine, da Trieste alla Slovenia e ritorno, che culminerà con una manifestazione nonviolenta in Piazza dell’Unità d’Italia animata dalle percussioni o bandoti made in Centodonnecentobici.
Lunedì 11 luglio il gruppo visiterà infine l’ex ospedale psichiatrico provinciale (OPP) di San Giovanni di Trieste, attivo fino agli anni ’70 e oggi riconvertito per ospitare un distaccamento dell’Università di Trieste e un archivio digitale contenente documenti e fotografie relativi a diversi momenti di vita dell’ex manicomio. Quest’ultima tappa è ancora in fase di definizione e sarà confermata nei prossimi giorni.
Il 12 luglio rientro a casa.
Per ulteeriori informazioni: centodonnecentobici.wordpress.com

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Manifestazione domenica 3/7 in val di Susa

Riceviamo da Federico, con le foto con cui illustreremo l’articolo sulle e sui No Tav del mese di luglio-agosto:

Domenica c’è la grande manifestazione nazionale che convergerà sulla Maddalena, se potete per favore venite in massa, abbiamo tantissimo bisogno che ci sia TANTA TANTA GENTE. Più saremo, più è probabile che si riesca in modo pacifico a “riprendere la Maddalena”…

Un caro saluto da tutti quelli che qui resistono, sono tanti…. (ieri sera alla fiaccolata di Susa, organizzata nel giro di mezza giornata, eravamo in più di 15.000! … donne, bambini (anche in fasce!), ragazzi, studenti, operai, insegnanti, lavoratori di ogni genere, operai, disoccupati, anziani e anziane, contadini, giornalisti no tav, musicisti, intellettuali, persone di ogni età… un pò di tutto, come al solito…. questo fa paura, che c’è un pò di tutto, che c’è la gente onesta e giusta, non quelli che farebbero comodo a loro… questa battaglia sociale e ambientale è assolutamente trasversale, è una sfida per costruire un nuovo mondo, fatelo sapere a tutti, ovunque…)

Per venire domenica seguite le istruzioni che pubblichiamo su tutti i vari spazi no tav sul web

GRAZIE DELLA SOLIDARIETA’ CHE CI DARETE!

QUESTA LOTTA E’ DI TUTTI PER TUTTI!!!

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Un referendum di tanti anni fa


“Il popolo comanda, il governo obbedisce” scriveva Laura Conti nel 1981 a proposito di un altro referendum, cui gli italiani vennero chiamati da più partiti per rispondere a una complicata serie di quesiti su una materia veramente semplice: la facoltà di abortire delle donne. Nel bellissimo Il tormento e lo scudo. Un compromesso contro le donne, uscito per Mazzotta nel 1981, la biologa e attivista si incaricò di spiegare in dettaglio le proposte dei diversi partiti e del Movimento per la vita, ma non è questo il nocciolo del libro – altrimenti non sarebbe un classico perduto del femminismo ma solo un instant book d’antan, un curioso reperto… (CONTINUA A LEGGERE NEL PROSSIMO NUMERO DI XXD LUGLIO-AGOSTO, in uscita nella prima settimana di luglio)

SCARICA QUI IL LIBRO:
Laura Conti: Il tormento e lo scudo. Un compromesso contro le donne. Mazzotta 1981
(per leggerlo da Acrobat è possibile raddrizzare le pagine con i comandi di visualizzazione)

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